Marco Trevisanello inizia a 12 anni lo studio della chitarra, dapprima moderna, in seguito classica e flamenca, collaborando con vari gruppi come cantante e chitarrista, specializzandosi in seguito nella ricerca ed esecuzione di canti popolari  italiani e stranieri. Gira così Italia e Europa, acquisendo un notevole bagaglio di esperienze artistiche.

Partecipa alle prime teatrali di Marco Paolini, agli esordi, e contemporaneamente frequenta il teatro veneto collaborando brevemente con Paolo Travisi. Dapprima artista di coro, studia canto lirico con Anna Maria Bicciato, Claude Thiolas, Renza Ferrari, Renato Bardi Barbon, Rosolen, Romano Roma. Consegue la licenza di teoria e solfeggio per strumentisti al Conservatorio di Padova e quella inferiore del corso di canto al Conservatorio di Trieste.

Il regista Giuseppe Maffioli gli chiede una “colonna sonora” per l’allestimento de “I rusteghi” di Goldoni, stagione 78/79, rappresentata al Teatro Romano di Verona e in altri importanti arene e teatri italiani e crea per lui una parte di cantastorie. Conosce e ha modo di frequentare il Teatro veneto lavorando con Misha Scandella, Elsa Vazzoler, Bardella, Czerniz e soprattutto Carlo Bagno col quale studia nella pratica l’arte dell’attore.

Il debutto nella lirica avviene nello stesso periodo al Teatro comunale di Treviso con “Le Rarità” prima mondiale del M° Bussotti. Inizia così la carriera di cantante lirico, specializzandosi soprattutto, in pieces contemporanee, alcune delle quali scritte per lui dal M° Migliaccio. Nel 1980 ha una parte nell’ “Idiota” di Chailly. Nel 1986 è risultato primo tra i bassi ai corsi dell’Accademia di Musica Antica di Venezia, vincendo la parte del Mago Atlante nel “Medoro” di Lucio rappresentato al teatro Goldoni di Venezia in prima rappresentazione in epoca moderna.

Ha cantato come solista al Comunale di Treviso, Rovigo, Trapani, Rendano di Cosenza, Politeama Greco di Lecce, Livorno, Iesi, Trapani, Coliseum di Buenos Aires, Teatro di Vevey interpretando parti di carattere (da Jago in “Ernani” a Ceprano in “Rigoletto”, Silvano in “Un ballo in maschera”, Oste in “Manon Lescaut”).

Ha collaborato con G. Patroni Griffi ne “La Traviata” in mondovisione del 2000, diretta da Zubin Metha (Emmy Award e Grand Prix d'Italie) (gestione masse corali)

Nel febbraio-marzo 2001 ha curato l’allestimento scenico e la regia nel concerto “Viva Verdi! Da Nabucco a Falstaff” rappresentato in 27 repliche nei maggiori teatri inglesi, tra i quale la Royal Festival Hall di Londra e Teatro del Festival di Edimburgo, Bristol e Cardiff. esibendosi anche come cantante in alcune celebri arie da Nabucco (Zaccaria), Traviata (Germont), Don Carlo (Rodrigo), Falstaff (Falstaff).

Nell'aprile 2005 gli è stata affidata la regia del “Mefistofele” di Boito al Teatro Marrucino di Chieti, che ha riscosso vasti consensi di pubblico e di critica (“...un piccolo grande Mefistofele..” L'opera, maggio 2005).

Per l'inaugurazione della sede del FAI (ottobre 2006)  nel ruolo di voce narrante ha interpretato “La scala di Giacobbe” Cantata per coro, orchestra, organo, soli di P. Migliaccio, replicata il 6 e 7 ottobre 2007, assieme alla cantata “La consegna dell’anello” (S. Marco, Baritono) alla Chiesa della Pietà di Venezia.

Ha collaborato con Marco Bellocchio per “Rigoletto a Mantova” del 2010 diretto da Zubin Metha con Placido Domingo (gestione masse corali).

Ha collaborato con Verdone in “Cenerentola, una fiaba in diretta..” (2012)

Ha curato l'allestimento de “Il maestro di cappella” di Cimarosa, da lui interpretato con l'orchestra Scarlatti.

Ha eseguito come basso solista il Requiem di Verdi al Teatro “Armand” di Marsiglia e nella Cattedrale di Salon en Provençe, dove riposa Nostradamus.

Nell'ottobre 2013 ha cantato a Pechino per il Beijing Music Festival (Marchese d'Obigny in "La Traviata", Conte di Ceprano in "Rigoletto", Ramfis da "Aida").

Ha interpretato, inoltre, nel "Candide" di Bernstein, le parti recitate di barone, inquisitore, arcivescovo, selvaggio e pirata, riscuotendo un notevolissimo successo personale di pubblico e critica.

Regista e interprete di “La serva padrona” di Pergolesi, per l’Accademia di Hestal in collaborazione col  Conservatorio di Liegi; è stato conferenziere per lo stage di Pasqua al Conservatorio di Liegi, Belgio (Haydn ad Esterháza), con concerto finale (riconfermato come conferenziere per il 2012 e 2013).

Ha tenuto una Master Class di interpretazione scenica per l'Accademia Stravinski, curando la rielaborazione e la regia de “La  locandiera” di Auletta.

Come attore, ha preso parte a note fiction televisive, tra le quali Medico in famiglia, Via Zanardi, Le ali dell'amore, Come Quando Fuori Piove, Distretto di Polizia 3, e ad alcun spot televisivi, come Bronchenolo 2012/2013, frate "tosse secca".

Cura l’allestimento e la regia di concerti e performances liriche.

 

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